Cosa altera il microbioma nei cani?
Alla scoperta del microbioma del cane
Il microbioma, o microbiota, è un ecosistema estremamente vario e dinamico, in cui centinaia di triliardi di microbi interagiscono tra loro e con l'ambiente circostante incluso l'ospite, ossia il cane.

L'interazione cane-microbioma-ambiente è fondamentale per la salute del cane.
I microbi infatti svolgono miriadi di funzioni fondamentali.

Diversi fattori possono alterare il normale equilibrio dell'ecosistema. Si parla di DISBIOSI.
Queste alterazioni possono avere un impatto sulla composizione e sulle complesse relazioni esistenti, possono essere momentanee o permanenti.
Attenzione però perché la alterazioni permanenti possono diventare un problema per la salute dell'animale. La disbiosi può diventare causa di malattia.
È quindi fondamentale sapere quali sono i fattori che alterano il microbioma dei nostri cani.

Principali fattori che alterano il microbioma dei cani

Antibiotici

Al primo posto mettiamo gli antibiotici che sono farmaci progettati per uccidere o inibire la crescita batterica. Sebbene possano essere necessari per trattare infezioni batteriche, possono anche colpire i batteri benefici nel corpo, alterando l'equilibrio del microbioma. Più è frequente il ricorso a questi farmaci più è probabile che il microbioma non riesca a tornare allo stato di equilibrio iniziale. Gli antibiotici sono una delle principali cause di disbiosi nel cane.

Dieta


Un cambiamento repentino nella dieta può influenzare il tipo di batteri che vivono nel tratto gastrointestinale, ma in genere è provvisorio. Se si torna alla dieta normale anche il microbioma torna al suo stato iniziale. Ma una dieta non corretta, costantemente ricca di alimenti spazzatura può favorire la crescita di batteri meno benefici a discapito di quelli buoni.
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Stress

Lo stress cronico può alterare il microbiota intestinale. Il sistema nervoso e il sistema immunitario sono infatti collegati al microbioma, tramite l'asse intestino- cervello e lo stress può alterare questa connessione.

Malattie e disturbi intestinali


Condizioni come IBD, enteropatia cronica e altre patologie gastrointestinali possono influire sulla composizione del microbiota. 
Un intestino infiammato diventa più ospitale per microbi quali le Enterobacteriaceae (E. coli ad esempio), che si nutrono si sostanze prodotte dalle cellule che muoiono e parallelamente causano infiammazione, alimentando un circolo vizioso.

Farmaci


Oltre agli antibiotici, alcuni altri farmaci possono influenzare pesantemente il microbioma, come i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e gli inibitori della pompa protonica (IPP) utilizzati per trattare il reflusso acido.

Il Disbiosi Quest, è un semplice test per valutare la probabilità che il tuo cane abbia una disbiosi del microbioma. Alcune delle domande sono proprio sui farmaci assunti.

Infezioni


Infezioni virali, batteriche o fungine possono influenzare temporaneamente la composizione del microbioma. Alle volte i trattamenti farmacologi fatti per contrastarle influendo sul microbioma intestinale, causano più danni che non l'infezione stessa.
Non somministrare antibiotici al cane senza un'attenta valutazione da parte del veterinario. In primo luogo si verifica che l'infezione sia batterica e non virale (nel qual caso gli antibiotici non hanno nessun effetto), in secondo luogo che infezione richieda effettivamente un intervento farmacologico.
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Chirurgia

L'intervento chirurgico nell'area intestinale può avere un impatto diretto sul microbioma.
Ma anche in questo caso, come per le infezioni, la perturbazione potrebbe essere un effetto secondario legato  ai farmaci associati ai protocolli operativi.

Cambiamenti nell'ambiente


Un cambiamento di ambiente, come un viaggio in una regione con un ambiente microbiologico diverso, può influenzare temporaneamente il microbiota.
Esempio classico, la diarrea del viaggiatore.

Fattori di vita quotidiana


L'igiene e altre abitudini quotidiane possono influenzare il microbioma come ad esempio l'uso eccessivo di detergenti antibatterici.

Invecchiamento


Il microbioma cambia con l'età, in particolare gli studi sull'uomo suggeriscono che il microbioma negli anziani può differire da quello dei giovani.

Conclusioni


Il microbioma è dinamico e resiliente e può recuperare il suo equilibrio naturale dopo una perturbazione, salvo non si verifichino cambiamenti gravi o prolungati che possono innescare uno stato di disbiosi permanente e avere un impatto negativo e duraturo sulla salute.

Barbara Simionati

Laureata in biologia con Master in Business and Management (MBM), ha lavorato per molti anni nell'ambito del sequenziamento del DNA e successivamente del microbioma. È co-fondatrice di due spin-off dell'Università di Padova: BMR Genomics ed EuBiome. Attualmente è amministratore di EuBiome e docente a contratto presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova.

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